In menopausa i capelli diventano più sottili e cadono più facilmente: un problema che accomuna tantissime donne over 50. Lo conferma anche la dermatologa Magda Belmontesi* che abbiamo intervistato per avere informazioni utili e puntali su questo problema femminile che ci sta molto a cuore.
In menopausa, proprio in tutte le donne la qualità dei capelli peggiora, mentre la caduta si fa più copiosa?
“Faccio subito una premessa: molto dipende dalla predisposizione genetica e dall’ereditarietà. Però nella donna in menopausa con la riduzione degli estrogeni e l’aumento degli ormoni androgeni, prodotti dal surrene e in parte dalle ovaie, sicuramente i capelli tendono a peggiorare. Nel senso che si verificano un progressivo assottigliamento del fusto del capello e lentamente anche un diradamento. Non succede al 100%, ma per esperienza professionale posso dire che questo problema è sempre più diffuso”.
Che cos’è l’alopecia androgenetica post menopausale?
“È una forma di calvizie tipicamente maschile che colpisce la donna. Consiste nella miniaturizzazione del follicolo pilifero che, diventando sempre più sottile, si chiude e si cicatrizza: di conseguenza, il capello cade e non ricresce più. Si verifica quindi il diradamento progressivo della capigliatura, soprattutto nella parte centrale della testa, e l’arretramento dell’attaccatura dei capelli, tempie comprese. Sono senz’altro a rischio alopecia androgenetica post menopausale tutte quelle donne che hanno ereditato da uno o da entrambi i genitori questo tipo di calvizie”.
Cosa si può fare per arginare questo problema?
“Prima di tutto, ci vuole una visita dal dermatologo per una diagnosi su misura: le terapie sono diverse a seconda del problema. Ci sono lozioni topiche non farmacologiche, trattamenti in gel a base di fattori di crescita; mentre a livello di farmaco, il Minoxidil all’1-2 o 5% per uso topico che stimola la ricrescita; prescrizioni galeniche formulate con antiandrogeni ed estrogeni; gli integratori per bocca con aminoacidi solforati, selenio e zinco, e biotina (vitamina H). Oltre a molte formulazione galeniche prescritte dal dermatologo dopo aver valutato la situazione caso per caso. Consiglio di monitorare anche un’eventuale anemia e la carenza di ferro (anemia sideropenica) perché entrambe possono essere un’ulteriore causa della caduta dei capelli”.
Ci sono trattamenti estetici da evitare quando i capelli sono sottili e fragili?
“Meglio non fare i colpi di sole e la permanente; se si vogliono colorare i capelli, sì solo a colorazioni senza ammoniaca e nickel tested. Ai capelli fragili non piacciono neanche le spazzolate aggressive o l’uso di piastre e ferri”.
*La professoressa Magda Belmontesi è dermatologa e docente alla SCUOLA SUPERIORE DI MEDICINA ESTETICA AGORÀ a MILANO, al Master di Medicina Estetica dell’Università di Pavia, ed autrice del recente libro “Pelle: dalla salute alla bellezza” di Tecniche Nuove.