Quante volte ad amiche ed amici in sovrappeso abbiamo sconsigliato le diete fai-da-te e consigliato invece una visita da un esperto di nutrizione: in questo articolo spiegheremo, con l’aiuto di una dottoressa, cos’è la bioimpedenziometria e a cosa serve. In un periodo delicato come la pre o la menopausa conclamata, infatti, bisogna giocare d’anticipo per rimediare fin da subito ai piccoli problemi di linea, prima che diventino sempre più grandi!
Perchè fare una visita da un nutrizionista?
Perché ha le conoscenze medico/scientifiche per aiutarvi nel vostro percorso nutrizionale grazie a un semplice test che, in una manciata di secondi, “scansiona” il corpo del paziente svelando la sua composizione corporea: ecco spiegato cos’è la bioimpedenziometria.
La composizione corporea altro non è che un dettaglio del peso che verrà quindi misurato nelle sue componenti: acqua, massa magra, massa muscolare e massa grassa.
Lo svolgimento è semplice ed assolutamente indolore: il nutrizionista, dopo avervi preso le misure: altezza, peso, ovviamente en deshabillé, la circonferenza di girovita e di coscia, vi farà stendere sul lettino in posizione supina ed applicherà poco sopra una delle due caviglie e sul dorso della mano dei piccoli elettrodi adesivi o “sensori” collegati al Bioimpedenziometro, lo strumento che effettua la misura. I dati misurati vengono poi elaborati con software dedicato ed il referto ci fornirà la misura dei nostri comparti corporei.
Come funziona la Bioimpedenziometria
Ci spiega in proposito la dottoressa Raffaella Cancello, biologa nutrizionista dell’Istituto Auxologico di Milano: “La bioimpedenziometria (Body Impedance Analysis, BIA) è la tecnica indolore più utilizzata per misurare la composizione corporea e che permette di stabilire la percentuale di massa magra (FFM = fat free mass), di massa grassa (FM = fat mass) e il corretto stato di idratazione del corpo. Tre parametri fondamentali per impostare un regime alimentare su misura. Questa valutazione è il primo passo indispensabile perché si possa modificare uno comparto corporeo specifico e monitorare nel tempo la sua variazione. Sia che si tratti di perseguire un calo o un incremento di peso del paziente”.
“Si sa che il corpo umano è composto in media dal 65% di acqua e che i tessuti fisiologici possono comportarsi come conduttori elettrici oppure come isolanti a seconda della quantità d’acqua che contengono.I tessuti magri, soprattutto i muscoli, sono ottimi conduttori perché sono costituiti da una maggiore quantità d’acqua (mediamente il 73%) e di elettroliti, mentre i tessuti grassi e quelli ossei sono isolanti”.
“La bioimpedenziometria sfrutta la capacità dell’acqua di condurre elettricità, quindi riesce a quantificare la resistenza e la conducibilità dei tessuti umani rispetto a una leggera corrente elettrica stabilendo così la percentuale di idratazione, di massa magra e di massa grassa del corpo. La resistenza dipende dai fluidi corporei, la conducibilità invece dipende dalla massa cellulare attiva (body cellular mass, BCM). Più l’acqua totale corporea (TBW = total body water) è diffusa, più la corrente fluisce attraverso il corpo con maggior facilità e con minore resistenza. La resistenza è dunque inversamente proporzionale al contenuto idrico (più acqua = meno resistenza)”.
“Dopo questo primo incontro ravvicinato con il paziente, è il momento di formulare una dieta su misura tenendo conto delle sue preferenze alimentari e del suo stile di vita perchè non si senta troppo penalizzato. Nel tempo è utile ripetere questo esame per monitorare i cambiamenti: quando si perde peso correttamente si dovrà osservare una diminuzione della massa grassa con conservazione dello stato di idratazione e mantenimento o aumento della massa magra muscolare. È un esame importante per modificare la dieta e raggiungere gli obiettivi di un peso ideale e un corpo in salute”.