I gatti li amo da quando all’età di due, forse tre anni, mia nonna mi regalò un buffo micio di pezza: era verde a quadretti arancioni che conservo ancora.
Quello vero, quello che per la prima volta mise la sua zampina sul mio cuore, arrivò a dodici anni: un altro regalo della mia indimenticabile nonna Anita. Si chiamava Grigiona ed era una tenerissima micia bianca con grandi macchie grigie.
Da allora i gatti hanno scandito la mia vita e adesso che ho 55 anni, mi ritrovo a condividere casa mia con Frida e Sumi, due bellissime sorelline nate in un’imprecisata zona della campagna bergamasca.
Ho amato tutti i miei gatti tantissimo, che ho considerato parte della famiglia e parte di me stessa: per me, una continua pet therapy. Il loro amore incondizionato, il coccolarci a vicenda, il mio prendermi cura di loro… sono soltanto alcuni degli aspetti che fanno bene all’anima. Le cat ladies e i cat daddies (come ci chiamiamo oggi) conoscono molto bene questi miei sentimenti!
I gatti hanno ispirato molti libri che ho scritto
Così questa speciale convivenza sempre più stretta ed empatica ha condizionato anche la mia vita professionale: i miei gatti sono diventati i protagonisti di molti miei libri. Il primo, uscito nel 2007, si intitolava “La fisica del Miao”, un libro di pop science edito da Editoriale Scienza. E da allora la mia scrittura felina non si è più fermata: la scorsa settimana è uscito infatti il mio diciannovesimo titolo: “Dialoghi con il mio gatto” (il seguito ideale di “Perché i gatti si fanno di erba”, sempre per DeVecchi – Giunti), e scriverlo mi ha molto emozionata.
Si tratta di un dialogo immaginario fra me e Piumino, il gatto che mi ha cambiato la vita. Dolcissimo e con uno sguardo molto intelligente, mi ha conquistata fin da cucciolo quando arrivò a casa mia nel novembre del 2011.
Otto splendidi anni vissuti insieme, poi una malattia misteriosa ed improvvisa, forse un’insufficienza renale fulminante, se l’è portato via. Ho provato un dolore fortissimo che non me lo farà dimenticare mai, ma che allo stesso tempo mi ha aiutato a crescere, a diventare una persona migliore. Perché dal Ponte dell’Arcobaleno Piumino prima mi ha fatto riscoprire la mia vena artistica e poi aiutata a scrivere anche questo ultimo libro che non è una fiaba, anzi. In tutta la sua felina essenza, Piumino mi ha voluto raccontare molte curiosità e soprattutto tante ricerche scientifiche legate ai suoi simili. Per me è stato come rivederlo camminare sulla tastiera del PC, ancora una volta, quando con le sue zampotte disseminava i miei articoli di refusi…
Il libro “Dialoghi con il mio gatto” si trova in tutte le librerie e sulle principali piattaforme di libri online.