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Cosa fare per la couperose?
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Benessere, Pelle

Cosa fare per la couperose?

In questo periodo di sbalzi termici – freddo fuori e caldo all’interno degli ambienti – è facile notare degli arrossamenti sul viso: sarà couperose?
Non è così facile capire: tra un arrossamento temporaneo e un disturbo della pelle c’è una bella differenza anche se – sul momento – possono sembrare due fenomeni identici. La couperose innanzitutto è, di base, un problema vascolare di tipo degenerativo e spesso è confusa con l’eritema, che è un arrossamento infiammatorio transitorio, causato dalla vasodilatazione dei capillari dovuti, per esempio, al freddo intenso o allo sfregamento.
Come sempre, per dare informazioni corrette e puntuali ci siamo rivolte alla dottoressa Magda Belmontesi*, dermatologa.

Gentile dottoressa Belmontesi, potrebbe far chiarezza su questo inestetismo?

La couperose (eritrosi) è un fenomeno continuativo: la pelle è sempre arrossata anche in condizioni rilassate e di riposo. I capillari non hanno ancora la parete sfiancata ma risultano stabilmente dilatati.
Con il passare del tempo, la persistente congestione della pelle e la progressiva perdita di elasticità dei tessuti, i capillari non riescono a tornare del normale calibro e, rimanendo dilatati, diventando visibili in superficie. Appaiono così le cosiddette teleangectasie soprattutto su guance, lati del naso, dorso naso, mento. Di solito la couperose compare verso 30-35 anni e può peggiorare in gravidanza e in menopausa. Può esserci una predisposizione genetica alla fragilità capillare”.

Come comportarsi e quali trattamenti cosmetici usare in caso di couperose?

“Un cosmetico non può far scomparire questo inestetismo, ma può contribuire a non farlo peggiorare.
Fare prevenzione è necessario per evitare che la couperose cronicizzi o evolva in rosacea: una malattia infiammatoria che coinvolge anche le ghiandole sebacee.

In breve, direi di prevenire la couperose usando trattamenti lenitivi e ipoallergenici, a base di attivi che preservano il microcircolo come l’equiseto, il rusco, l’edera, l’escina, la centella asiatica, la rosa canina e il mirtillo (bene anche integratori di mirtillo che fortificano le pareti dei capillari, utili almeno nelle fasi iniziali). E adottando un’alimentazione sana con pochissimi fritti, superalcolici, caffè, cibi piccanti e cioccolato.

Poi consiglio di proteggere la pelle dal freddo o dal caldo eccessivi, dalle radiazioni UV, con solari a Spf alto anche in inverno specialmente se si ha la pelle chiara”.

E il dermatologo come può intervenire sulla couperose?

“In caso di mancata prevenzione anche i trattamenti estetici dal dermatologo, il laser vascolare in particolar modo, possono risultare compromessi.
Se infatti i risultati sono definitivi sulla singola microteleangectasia, il laser non elimina il rischio di ricomparsa, sulla pelle predisposta, qualora non ci si difenda dai raggi solari e dagli sbalzi termici”.

*La professoressa Magda Belmontesi è dermatologa e docente alla SCUOLA SUPERIORE DI MEDICINA ESTETICA AGORÀ a MILANO, al Master di Medicina Estetica dell’Università di Pavia, ed autrice del recente libro  “Pelle: dalla salute alla bellezza” di Tecniche Nuove.
Volete conoscere la dottoressa Belmontesi più da vicino? Vi suggeriamo allora “Pelle e dintorni”, il portale della bellezza della Dottoressa Magda Belmontesi”.

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