Premessa! Quando Monica ed io abbiamo creato questo blog eravamo incerte se parlare anche di profumi. Ci dicevamo: “Un trucco o una crema si possono provare e raccontare nei loro pro e contro, mentre i profumi sono troppo… personali”. Però non citare tanti brand olfattivi di nicchia, già noti e nuovi, ci è sembrato un vero peccato soprattutto quando abbiamo fatto la conoscenza di Ormaie Paris.
Tra i sette profumi di questo marchio francese abbiamo scelto Yvonne e Les Brumes da 50 e 100 ml (in vendita su ormaie.paris e su campomarzio70).
YVONNE è un grande femminile floreale, fruttato, legnoso. Un profumo moderno dedicato alle donne d’altri tempi dove i frutti rossi vivacizzano la rosa e il patchouli.
La sua piramide olfattiva
Testa: pompelmo, bergamotto, tagete, cassis e pepe rosa.
Cuore: rosa, gelsomino, pesca.
Fondo: vaniglia, benzoino, tonka, sandalo e patchouli.
LES BRUMES, agrumato/legnoso, s’ispira a quella dolce nebbiolina mattutina che sale nei campi coltivati ad aranci e limoni. E alla rugiada che rinfresca gli alberi ed i frutti.
La sua piramide olfattiva
Testa: limone, mandarino, bergamotto e zenzero.
Cuore: cardamomo, salvia, gelsomino e tuberosa.
Fondo: cedro, sandalo, vetiver e matè.
Ed ecco qualche info su Ormaie Paris!
Un nonno scultore, una nonna amante dei fiori, una mamma e un figlio appassionati di profumi. Ormaie Paris è un’azienda familiare che si circonda di artisti ed artigiani per scrivere la sua storia olfattiva.
Ormaie Paris usa materie prime selezionate per la loro qualità e le condizioni etiche ed ecologiche con cui sono prodotte.
Il colore del profumo è prodotto solo dai suoi ingredienti 100% naturali, cruelty free e vegani.
Il vetro dei flaconi, prodotto solo con energia rinnovabile, viene sfaccettato 12 volte come un quadrante per ricordare quanto sia lunga la sua creazione. I tappi “artistici” sono realizzati in legno di faggio, da foreste francesi gestite in modo sostenibile, e lucidati a mano. La scatola rotonda è prodotta con carta italiana composta dal 40% di fibre riciclate, dal 55% proveniente da foreste gestite in modo sostenibile e dal 5% di cotone. La stampa viene fatta con vecchie macchine Heidelberg degli anni ’60.